Il sentiero delle lavandaie

IL SENTIERO DELLE LAVANDAIE

Il sentiero delle lavandaie
Il sentiero delle lavandaie

Il Sentiero delle Lavandaie è un antico percorso pedonale usato fino alla metà degli anni ’60. Era l’unico collegamento pedonale che univa il centro storico di Perugia al fiume Tevere e veniva usato dalle lavandaie di Pretola, frazione di Perugia, per ritirare i panni da lavare delle famiglie potenti o delle istituzioni.

Rivalutato nel 2011 grazie ai volontari dell’Ecomuseo del Tevere di Pretola ora è un percorso trekking degno di nota e molto facile da percorrere.

Per percorrere la strada si impiega poco più di un’ora all’andata con un dislivello di circa 200 metri fino ad arrivare alla riva destra del Tevere.

Questo sentiero può sembrare breve ma è ricco di interesse culturale e bellezza naturale.

Il sentiero delle lavandaie
Il sentiero delle lavandaie

Il percorso segue il reale tracciato che facevano le lavandaie, si può partire sia da Pretola che da Perugia.

Partendo dal capoluogo il punto d’inizio è il sottopassaggio di Porta Pesa verso Borgo di Fontenuovo che era il luogo dove arrivavano i carri pieni di panni. In quella zona è presente anche una fonte dove le lavandaie si lavavano i piedi dopo aver camminato scalze lungo il sentiero.

Il sentiero delle lavandaie
Il sentiero delle lavandaie

Continuando la discesa verso Pretola ci si ritrova vicini alla chiesa di San Bevignate e il cimitero monumentale di Perugia dove si prende una strada che scende sulla sinistra denominata “Strada per Pretola”. In mezzo agli ulivi a un certo punto dopo pochi metri si scende sulla destra e si incontra il punto più selvaggio del percorso. La strada costeggia il Fosso del Camposanto, un piccolo ruscello che scorre in mezzo alla fitta boscaglia per poi confluire nel Fosso di Pretola e poi ancora nel Tevere. I ruscelli formano anche delle piccole cascate ben visibili e in inverno e in autunno è facile vederli a piena portata.

Il sentiero delle lavandaie
Il sentiero delle lavandaie

Usciti dal bosco il tratto comincia a pianeggiare e ci si ritrova davanti ad un meravigliosa collina verdeggiante, segue poi l’edicola votiva “La Madonnina” costeggiando sempre il fosso. La strada poi è tutta dritta verso Pretola finché non si arriva alla Torre, una fortezza a pianta quadrata situata davanti al fiume. Nei pressi della torre è possibile ammirare anche i resti dell’antico mulino.

Il sentiero delle lavandaie
Il sentiero delle lavandaie

Pretola è una frazione molto importante poiché è il tratto fluviale più vicino a Perugia e l’antica strada delle lavandaie era il collegamento che univa la Perugia umbra e poi etrusca al Tevere. Nonostante la ridotta grandezza Pretola fu teatro di varie battaglie, l’importanza economica, artigianale e produttiva ne faceva uno dei punti forti di Perugia in epoca alto-medievale fino all’annessione completa allo Stato Pontificio.

Consigliamo vivamente di percorrere questo breve tragitto per l’interesse storico-culturale sin dalla partenza a Fontenuovo e all’arrivo a Pretola, per non parlare del tratto naturalistico che vi farà scoprire una Perugia sconosciuta.

Il sentiero delle lavandaie
Torre di Pretola

Arrivati a Pretola inoltre si può ammirare uno dei punti più belli del fiume Tevere, il tratto che arriva fino alla frontale Ponte Valleceppi vi farà ricredere sul soprannome “biondo” . Infatti in questo tratto (e anche in altri) l’acqua è cristallina e in estate è perfetto anche per rinfrescarsi nel punto dove il fiume si abbassa e diventa placido.

Il sentiero delle lavandaie
Fiume Tevere

Il fattore più importante però rimane comunque quello della tradizione popolare, la memoria di un tempo e, non per ultimo, fa capire quanto la tecnologia ci abbia aiutato. Basta pensare che ogni settimana dal 1200 circa fino alla metà degli anni ’60 centinaia di donne percorrevano quella strada per ritirare i panni e lavarli sulle acque fredde del Tevere per poi riconsegnarli.

Il Sentiero è ben segnalato con dei cartelli e facendo parte del “Cammino di San Francesco” viene segnalato anche con i tipici colori giallo e azzurro.

Il Sentiero delle Lavandaie è in poche parole un percorso tra la memoria e la natura. La combinazione tra storia e natura è tangibile più che mai in questo percorso e ne fa un vero e proprio testimone della memoria lavorativa di un tempo.

Il sentiero delle lavandaie
Fiume Tevere

A confermare queste testimonianze c’è anche una canzone scritta in dialetto perugino il cui testo è conservato dentro l’Ecomuseo del Tevere.

“E adè arpensèva ncól fiatón de j’anne
ta quan le gran fatighe évon connite
dai canti e i bège che fòn nnì l’amore
nchi sùmmie che pu drénto lu cialìta.
Per tisto gni dméneca e giovedì
ncóra sajiva nvèr Port’ì la Pesa
arcercanno na fiàqquela de vita
brugèta da rrimóre de n fucile.”

(Canzona pe na lavandea)

Fauna del Tevere

INFO UTILI

Consigliamo di non affrontare questa strada con il caldo torrido, soprattutto il ritorno essendo in salita e utilizzare scarpe da trekking.

È consigliato, se si porta con sé il proprio animale da compagnia, tenerlo al guinzaglio. Nella tratta in mezzo al bosco non è difficile trovare cinghiali specialmente la prima mattina data anche la vicinanza all’acqua.

Il sentiero delle lavandaie
Mappa del sentiero
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Alex Casciarri

Sono nato e cresciuto a Perugia nel 1994. La voglia di conoscere, il piacere di viaggiare e l'amore per l'Umbria mi hanno portato a fare questo lavoro. Nel Blog di Palazzo Pierantoni di Foligno racconto e mostro l'Umbria in ogni sfumatura.

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