IL RITORNO DELLO SPOSALIZIO DELLA VERGINE

IL RITORNO DELLO SPOSALIZIO DELLA VERGINE

IL RITORNO DELLO SPOSALIZIO DELLA VERGINE

Un ritorno atteso per oltre due secoli, lo Sposalizo della Vergine del Perugino tornerà nella sua terra.

Il grande rientro e appuntamento (seppur temporaneo) sarà dal 4 marzo all’11 giugno 2023 presso la Galleria Nazionale dell’Umbria in occasione della mostra “Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo” dedicata proprio a Pietro Vannucci ai 500 anni dalla sua morte.

Ma, andiamo per gradi. Chi era Pietro Vannucci? E perché lo sposalizio della vergine manca da oltre due secoli in Italia?

Sposalizio della Vergine
Sposalizio della Vergine

PIETRO VANNUCCI

Pietro Vannucci, detto Il Perugino, (Città della Pieve 1448 – Fontingnano 1523) è stato un pittore italiano.

Per oltre vent’anni, nel so tempo, fu il più noto e autorevole tra i pittori oltre che titolare di due botteghe divise tra Perugia e Firenze.

Considerato da Agostino Chigi “il meglio maestro d’Italia”, come il nome della mostra, è stato tra gli artefici del rinnovamento artistico italiano nel periodo di massimo splendore del Rinascimento.

Durante gli anni della sua carriera è stato apprezzato da molte personalità e da seguaci provenienti da gran parte d’Europa.

Tra i suoi lavori più conosciuti oltre allo Sposalizio della Vergine troviamo la Consegna delle chiavi e il Battesimo di Cristo presso la Cappella Sistina o l’Apparizione della Vergine a san Bernardo presso l’antica pinacoteca di Monaco di Baviera.

Sposalizio della Vergine
Portale d’Ingresso della Galleria

LA TORMENTATA STORIA DELLO SPOSALIZIO DELLA VERGINE

La pala venne eseguita tra il 1501 e 1504 originariamente per la Cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia.

Inizialmente il lavoro fu affidato ad un altro illustre pittore, Pinturicchio, per poi passare nelle mani di Vannucci.

Durante i furti napoleonici decretati dal Trattati di Tolentino, nel 1797, la pala fu espropriata dal Duomo di Perugia. Finì nelle mani del cardinale Joseph Fesch, noto collezionista d’arte nonché zio di Napoleone Bonaparte. Lo Sposalizio della Vergine venne poi trafugato nel 1840, per poi essere acquistato nel 1845 da un libraio di Caen. Il libraio, Bernard Mancel, lo regalò nel 1872 al Musée des Beaux-Arts di Caen (dove tuttora è posto). Nel 1939 inoltre resistette incredibilmente ai bombardamenti dei nazisti presso la città della Normandia. L’opera tornò in Italia già una volta, nel 2016, a Milano.

Sposalizio della Vergine
Palazzo dei Priori e Fontana Maggior

L’opera religiosa più importante di Perugia, torna finalmente in città. Grazie alla mostra dedicata a Vannucci però torneranno anche altre sue famose opere esposte all’estero come L’amore e la castità (esposto al Louvre di Parigi), per la prima volta in Italia il Trittico di Galtzin (National Gallery di Washington D.C.). Per celebrare i 500 anni della morte del Perugino si sono letteralmente mobilitati tra i musei più importanti del mondo, e la Galleria Nazionale dell’Umbria ricambia il favore prestando ad essi ldelle opere presenti nel museo.

La visione di alcune delle opere più importanti di Vannucci valgono assolutamente la visita a Perugia e alla Galleria Nazionale dell’Umbria ricordando che l’appuntamento è dal 4 marzo al 11 giugno 2023.

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Alex Casciarri

Sono nato e cresciuto a Perugia nel 1994. La voglia di conoscere, il piacere di viaggiare e l'amore per l'Umbria mi hanno portato a fare questo lavoro. Nel Blog di Palazzo Pierantoni di Foligno racconto e mostro l'Umbria in ogni sfumatura.

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