CALAMITA COSMICA, IL GIGANTESCO SCHELETRO DEL MISTERO

CALAMITA COSMICA, IL GIGANTESCO SCHELETRO DEL MISTERO

CALAMITA COSMICA, IL GIGANTESCO SCHELETRO DEL MISTERO

La Calamita Cosmica è un’opera d’arte contemporanea ideata dall’anconetano Gino de Domincis (1947 – 1998) intorno al 1988.

L’opera è esposta all’ex chiesa della SS. Trinità in Annunziata a Foligno, una sede distaccata del CIAC (Centro Italiano Arte Contemporanea). Questo must di arte contemporanea oltre ad essere una delle opere più particolari di De Domincis è anche il suo lavoro più misterioso. Di quest’opera già avevamo detto qualcosa, ma scopriamola bene!

 

Calamita Cosmica
Calamita Cosmica

L’OPERA

La Calamita Cosmica è la rappresentazione di uno scheletro umano gigante, lungo 24 metri e largo 9, con una grande particolarità. Al posto del naso infatti è presente un lungo becco!

Sulla falange del dito medio della mano destra si regge un’asta dorata in ferro, e non è lì per caso.

 

Calamita Cosmica
Calamita Cosmica

REALIZZAZIONE

Realizzata nel 1988 con vetroresina, ferro e polistirolo. Fu presentata per la prima volta due anni dopo in Francia e da allora di strada ne ha fatta eccome! Prima alla Reggia di Capodimonte, poi alla Reggia di Versailles, dopo ancora alla Mole Vanvitelliana, poi in Piazza Duomo a Milano e al MAXXI di Roma. Solo nel 2011 venne trasferita a Foligno definitivamente grazie all’acquisto da parte della Cassa di Risparmio della città.

 

Calamita Cosmica
Calamita Cosmica

IL MISTERO

Sulla Calamita Cosmica aleggia un mistero che dura dalla sua nascita. L’opera innanzitutto fu realizzata segretamente e si trova nel posto più adatto che ci sia.

Torniamo a parlare dell’asta in metallo, come dicevamo prima non è un caso. Infatti l’asta rappresenta proprio la calamita che mette in contatto l’essere umano con il cosmo

Salta subito all’occhio il grande becco che ha al posto del naso, a quanto pare potrebbe essere un richiamo alle divinità uomo-uccello risalenti addirittura alla preistoria. Una simbologia che lega ancora di più l’uomo al cosmo, ovvero, un mondo sconosciuto ma di cui già se ne parlava nella mitologia Rapa Nui con Makemake (creatore dell’umanità) o all’antico Egitto con il dio Ra (dio del sole e protettore del cielo).

La stessa ex chiesa dove è contenuto il gigantesco scheletro è avvolta nel mistero. Edificata nel 1775 doveva essere una chiesa con architetture rivoluzionarie per quel tempo, in realtà però è rimasta sempre incompiuta. Le monache che dovevano essere ospitate all’interno della Chiesa sospesero i lavori a data da destinarsi a causa della morte dei maestri muratori e in attesa di maggior denaro, ma quella data non arrivò mai. La chiesa così divenne una rimessa, un rifugio per militari e addirittura un granaio. Insomma tutto tranne un luogo di culto.

L’incontro tra la Calamita Cosmica e l’ex Chiesa SS. Trinità in Annunziata è a dir poco curioso, uno scheletro che rimanda alle divinità pagane ed animiste che si accasa in ciò che doveva essere un luogo di culto cristiano.

 

Calamita Cosmica
Calamita Cosmica

 

Di certo è un’opera imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea, ma possiamo assicurarvi che anche un “profano” resterà a bocca aperta. La Calamita Cosmica è capace di ridimensionare l’essere umano e il suo ego, riesce a far capire che l’uomo è nulla a confronto del cosmo ma che comunque siamo tutti legati ad esso.

Insomma, l’opera è la rappresentazione esatta di ciò che è stato De Dominicis, un artista complesso e misterioso proprio come la sua Calamita Cosmica.

 

Scritto da Alex Casciarri

 

INFO UTILI

L’opera è a circa 70 metri da Palazzo Pierantoni! In Via Garibaldi, 153/a.

ORARIO INVERNALE (ora solare)

Venerdì 15.30- 18.30

Sabato e domenica 10.30 – 12.30 / 15.30 – 18.30

ORARIO ESTIVO (ora legale)

Venerdì 16.00 -19.00

Sabato e domenica 10.30 – 12.30 / 16.00 – 19.00

 

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Francesco Serafini

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